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E' morto il filosofo Norberto Bobbio. Era stato ricoverato il 27 dicembre all'ospedale Molinette di Torino per una crisi respiratorio e scompenso cardiaco. Ieri mattina, come si legge nel comunicato dell’ospedale «in accordo con i familiari, il filosofo è stato trasferito dal reparto di medicina d'urgenza, diretto dal professor Valerio Gai, al reparto di cardiologia universitaria, diretto dal professor Gianpaolo Trevi». Proprio in questo reparto lavora come cardiologo anche il figlio di Bobbio, Marco. |
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Norberto Bobbio
era nato a Torino il 18 ottobre 1909. Fa i suoi studi a
Torino. Al Liceo Massimo D'Azeglio conosce e diventa amico di
Vittorio Foa, Leone Ginzburg, Cesare Pavese.
All' Università diventa amico di Alessandro Galante Garrone. Si laurea in legge e in filosofia. Dopo aver studiato Filosofia del diritto con Solari, insegna questa disciplina a Camerino (1935-38) e Siena (1938-40) e Padova (1940-48). Frequentare vari gruppi di antifascisti. A Camerino conosce Aldo Capitini e Guido Calogero. Partecipa alle riunioni del movimento liberalsocialista. A Siena, dove dove si trasferisce, collabora con Mario delle Piane, e infine, nel 1940, a Padova, stringe amicizia con Antonio Giuriolo. Collabora anche con il gruppo torinese di Giustizia e Libertà, con Foa, Leone e Natalia Ginzburg, Franco Antonicelli, Massimo Mila. Nel '42 aderisce al Partito d'Azione. A Padova, incontra Giancarlo Tonolo e Silvio Trentin, collabora con la Resistenza. Viene arrestato nel 1943. Nel dopoguerra,si trasferisce a Torino, e insegna Filosofia del diritto all'Università di Torino (1948-72) e Filosofia della politica, dal 1972 al 1979. Dal 1979 diviene professore emerito dell'Università di Torino. Socio nazionale dell'Accademia dei Lincei, dal 1966 è socio corrispondente della British Academy. Nel luglio del 1984 è stato nominato senatore a vita dal Presidente della Repubblica Sandro Pertini. Ha avuto la laurea ad honorem nelle Università di Parigi, di Buenos Aires, di Madrid (Complutense), di Bologna, di Chambéry. È stato a lungo direttore della Rivista di filosofia insieme con Nicola Abbagnano. Sebbene non coinvolto nella vita politica attiva, Bobbio comunque presente e partecipe,è stato da sempre punto di riferimento nel dibattito intellettuale e politico dell'ultimo trentennio. |
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Il sindaco di Roma Walter Veltroni: «In più di un'occasione, anche quando a Torino, nell'Aula Magna della sua Università, partecipò ai festeggiamenti per i suoi novant'anni, Norberto Bobbio confessò di essere sempre a disagio di fronte ai tanti elogi che gli venivano rivolti, sentendosi costantemente, in realtà, "inseguito e perseguitato dal dubbio. D'altra parte l'antiretorica era uno dei tratti più significativi di quella cultura azionista alla quale Bobbio rimase sempre legato. Oggi che l'Italia lo perde, è impossibile però non sottolineare ancora una volta quanto il suo insegnamento e i suoi studi, la sua moralità e le sue idee, siano state un riferimento fondamentale per chi ha a cuore e sostiene la giustizia sociale e fra gli uomini, e la libertà di ogni individuo». | ||||||
Marcello Veneziani: «Norberto Bobbio è un autore che ha segnato la mia formazione culturale, anche se in senso polemico. Ho trovato sempre significativi i suoi scritti, i suoi dubbi e la sua posizione spesso critica nei confronti delle idee che aveva abbracciato e professato. Questo mi è sempre sembrato il lato più nobile». | ||||||
Vittorio Foa: "Ha aiutato gli italiani a vivere come collettivita, ad essere civili l'uno con l'altro, a cercare la giustizia contro l'ingiustizia, contro gli squilibri, contro le violenze" | ||||||
Rita Levi Montalcini : "Bobbio è stato una figura essenziale della filosofia e del pensiero politico del secolo XX, un maestro per un'infinità di giovani. Era dotato di un pensiero limpido, che ha sempre testimoniato con il suo impegno civile di intellettuale libero, aperto al dialogo e al confronto". | ||||||
Piero Fassino: «Credo che in questo momento non possiamo che ricordare quanto Norberto Bobbio sia stato l'interprete della coscienza democratica di questo Paese. Ha educato intere generazioni - ha aggiunto Fassino - all'etica pubblica e allo spirito civico. È stato un uomo decisivo nel far ricordare alla Sinistra che libertà e uguaglianza sono due valori inscindibili. Dobbiamo ricordarlo con un sentimento di grande gratitudine. Bobbio è stato un grande maestro che lascia un segno nella cultura di milioni di persone». | ||||||
Francesco Rutelli: «Scompare il filosofo della libertà; l'"azionista" della democrazia. Bobbio ha accompagnato la vita repubblicana nella seconda metà del '900, con una visione di intransigenza civile che è lezione per l'intero Paese, generazione dopo generazione . Tra i suoi molteplici interessi e lasciti intellettuali vorrei personalmente ricordare la sua passione gobettiana; e la originale esplorazione della non-violenza in politica, la sua attenzione nei confronti dell'esperienza gandhiana per riferirne l'eredità alle democrazie europee». | ||||||
9 gennaio 2004 | ||||||
Opere di Norberto Bobbio:
1934 Scienza e tecnica del diritto 1938 L'analogia nella logica del diritto
1942 La consuetudine come fatto
normativo 1961 Il positivismo giuridico
1963 Locke e il diritto naturale
1981 Studi hegeliani 1984 Il futuro della democrazia 1984 Maestri e compagni 1988 Il terzo assente 1989 Il terzo assente
1989 L'età dei diritti |
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