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"Gabriele D'Annunzio si suiciḍ". E' l'ipotesi che  Attilio Mazza  fa nel libro ''La farmacia di D'Annunzio''

 

Attilio Mazza, ex consigliere di amministrazione della Fondazione Il Vittoriale di Gardone Riviera, studioso del poeta, in un libro, ''La farmacia di D'Annunzio'', pubblicato dalla casa editrice La Rosa di Brescia, lancia l'ipotesi che il grande poeta si sia suicidato. Secondo Mazza Gabriele D'Annunzio il 1 marzo 1938 non moŕ di morte naturale, per emorragia cerebrale, benś suicida. Lo studioso ipotizza che il poeta ingeŕ una potente dose di barbiturico,ben consapevole dell'effetto letale. Precisa Mazza, che D'Annunzio custodiva una fornitissima  biblioteca di testi medici e un armadietto di farmaci con varie bottiglie di veleni. Tutti indizi che  condurrebbero a  sostenere l'ipotesi inquietante del suicidio; un ipotesi che comunque in precedenti vari carteggi e studi sul poeta, è stata altre volte paventata.