Un italiano, l'ingegnere
Nicolino De Pasquale scopre l'enigma della matematica degli Inca. Un
segreto irrisolto da oltre mezzo millennio
E' laureato in
ingegneria aeronautica, l'ingegnere Nicolino De Pasquale,
professore in un liceo di Pescara. Il professore De Pasquale ha
svelato l'enigma "impossibile" della matematica degli Inca, un
enigma che da circa mezzo millennio generazioni di scienziati hanno tentato invano di
risolvere . Il professore ha decifrato la
misteriosa calcolatrice inca, chiamata Yupane, consistente in un
blocco di pietra piu' o meno di 30 centimetri per 20, nel quale sono
scolpite sulla parte superiore tante piccole vasche, all'interno di
esse, apparentemente a caso, fagioli bianchi. Della
strabiliante scoperta del professore pescarese, ne ha dato
comunicazione l'americanista Antonio Aimi, curatore
dell'esposizione La
cultura Inca a palazzo Strozzi a Firenze. |
Yupana, la calcolatrice
degli Inca, esposta alla mostra La cultura Inca a Palazzo
Strozzi |
L'enigma
"irrisolto" nasceva dalla certezza che gli Inca utilizzassero
nei calcoli il nostro stesso sistema di numerazione. L'enigma è stato
risolto dal
professore De Pasquale con l'intuizione che gli Inca contavano
invece col sistema in base quaranta. Il professore nella sua
dimostrazione si è servito di due modelli di Yupana in legno, con i
quali ha potuto dimostrare la sua scoperta.
La 'calcolatrice'
degli Inca funziona da destra a sinistra, partendo dalla prima
vaschetta in basso che, secondo un antico disegno, e' quella
dell'unita' e contiene dunque una pallina di valore 1. La vaschetta
successiva contiene invece due palline ciascuna di valore 2, la terza
tre di valore 3, la quarta cinque di valore 5. La somma: 1 + 4 + 9 +
25 = 39. La vaschetta di destra della fila superiore vale 40, quella
accanto 80 e cosi' all'infinito: incredibilmente è una
progressione geometrica che riproduce la moltiplicazione
cellulare. |