In occasione
di una tavola rotonda organizzata dalla Fondazione Nuova Italia, di
Gianni Alemanno, Gianfranco Fini e Walter Veltroni, da più
parti indicati come i più probabili candidati alla successione
di Silvio Berlusconi e Romano Prodi, concordano su una riforma della
legge elettorale con ritocchi alla Costituzione, per garantire la
massima efficienza al sistema bipolare, minacciato da tentazioni neocentriste.
Mentre Walter Veltroni sottolinea l'efficacia del sistema comunale:il
maggioritario a doppio turno, Gianfranco Fini precisa: «Quanto
al sistema che si sceglie dipende da come si attribuisce il premio
di maggioranza. L'ipotesi di turno unico o doppio turno è collegabile,
più che alla propensione degli elettori di centrodestra o centrosinistra
ad andare a votare al secondo turno, a come si assegna il premio di
maggioranza, che è fondamentale per la governabilità».
Il sindaco di Roma ricorda: «Con Fini, dal '93 in poi, pur con
forti differenze politiche, siamo coerentemente convinti che abbiamo
bisogno di una democrazia dell'alternanza e bipolare in cui i cittadini
scelgano il governo e questo possa realizzare il suo programma»
sgomberando subito il campo dalle voci di inciucio tra i due probabili
sfidanti alle politiche del 2011. Poi Veltroni invita tutti a «Cercare
per una volta di guardare realisticamente agli interessi nazionali.«
Non deve sorprendere - ha detto Veltroni - che persone di differenti
schieramenti abbiamo a cuore gli interessi nazionali. Negli Stati
Uniti è così, sono in primo luogo americani. Prima della
durezza del confronto programmatico viene l'interesse generale del
Paese». Alla
tavola rotonda ha partecipato anche Giuseppe Pisanu, l'ex ministro
dell'Interno che si è detto contrario all' ipotesi, di un
accordo tra i poli per la riforma della legge elettorale che secondo
Pisanu «è possibile solo se si segue la strada di eliminare
i dissensi della legge attuale, ma senza toccare la Costituzione».
30 gennaio 2007
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