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In Italia in dirittura d'arrivo il Processo civile online


Le "regole tecniche" che dovranno articolare il Processo civile online sono In dirittura d’arrivo. Il Centro nazionale per l’informatica ha approvato  la bozza del Decreto Ministeriale Giustizia sulle specifiche tecniche necessarie a mandare a regime il processo telematico. Al parere favorevole  il Centro nazionale per l’informatica ha aggiunto alcune proposte correttive che seguono  quelle date dal Garante della privacy che rilevava i rischi circa la riservatezza nello scambio on line di documenti e fascicoli giudiziari.

In merito ai pareri del Cnipa e del Garante, i tecnici del Ministero della Giustizia spiegano , «saremo costretti a fare una scelta di compromesso»

 

Mario Remus che presiede il Gruppo di lavoro ministeriale ha già avviato lo studio e l'esame dei suggerimenti pervenuti per predisporre una versione definitiva delle "regole tecniche" che dovranno articolare il Processo civile online.  Il documento finale dovrà poi passare alla firma del ministro e alla registrazione della Corte dei conti.
La sperimentazione del processo telematico è già stata avviata in sette sedi pilota: Bari, Bologna, Bergamo, Catania, Padova, Genova, Lamezia Terme.  Le direttive e le norme tecniche che regoleranno il processo civile on line, una volta pubblicate sulla gazzetta ufficiale, consentiranno agli "sperimentatori" di avviare   atti processuali online, pienamente equiparati a quelli cartacei.
 
Una  ricerca dell'Istituto di ricerca sui sistemi giudiziari del Cnr, informa che lo scorso anno sono stati spesi 177 milioni di euro, mettendo l'Italia al primo posto in Europa, in questo specifico settore. La ricerca evidenzia altresì che allo stato non esistano analisi specifiche sui benefici che il  "Processo civile online" potrebbe  apportare al  funzionamento dei tribunali.