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I costruttori
di F1 sono scesi un po' tutti sul piede di guerra, per chiedere a gran
voce una più equa distribuzione dei diritti TV. A dare voce alla
protesta e' stato il presidente Montezemolo, : "O la
Formula 1 prende atto che è finita un'epoca e cambia registro per quanto
riguarda la distribuzione degli introiti, oppure la Ferrari è anche
disposta a lasciare".
"Fatte cento le entrate complessive della Formula 1 - ha detto
Montezemolo - oggi le squadre hanno solo il 47% degli introiti derivanti
dai diritti televisivi. Questo è inaccettabile: o si cambia, oppure
ognuno tirerà le sue conclusioni. E chi deve capire, capisca. Ma bisogna
prendere atto che è finita un'epoca. La Ferrari vuole aprirne un'altra,
ma non è disposta a farlo a tutti i costi".
Montezemolo, riferendosi al patron
della F1 Bernie Ecclestone ha sottolineato che la gestione
della Formula 1, in particolare gli ultimi tre anni è stata
"inaccettabile: sono tre anni che non si raggiungono accordi. Noi siamo
disponibili a trovarli, anche perchè la Formula 1 così come viene
gestita oggi non mi piace più: vedo paddock lontani dalla gente, vedo
prezzi sempre più cari. Non va bene, siamo arrivati alla fine di
un'epoca, è arrivato il tempo di aprirne un'altra".
Montezemolo ha inoltre precisato che la Formula 1 deve
restare un campo di studio e ricerca tecnologica, ma deve anche
tornare ad essere uno sport popolare: "bisogna rimettere in discussione
tutto. Sono d'accordissimo con quanto il presidente della Fia Mosley
ha fatto per quanto riguarda la sicurezza.
Però è tempo di fare un passo indietro sulla gestione complessiva, sui
costi troppo elevati, sulla distribuzione delle entrate. la Formula 1
deve restare fenomeno mondiale. Ma la gestione va completamente
rivista".
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