Il vice premier Massimo D'Alema al convegno dei
giovani di Confindustria a Santa Margherita Ligure ha sottolineato
«Il vero nodo da sciogliere è quello di «fare
seriamente il federaliismo fiscale» aggiunge. Il vicepremier
parla chiaro alla platea di giovani imprenditori che lo ascoltano
e, alla fine, lo applaudono. Nessun fischio, nessun mormorio. «Ci
dovrà essere una diversa modulazione della pressione fiscale
colpendo là dove si è accumulata la ricchezza prodotta
dalla rendita a scapito, spesso, di lavoro e imprese che dovrebbero
essere alleate». Poi parlando del cuneo fiscale: «Posso
dire una bestemmia? Bisogna aiutare le aziende che sono più
forti, non quelle più deboli», ha proseguito D'Alema
parlando del taglio del cuneo fiscale, che Confindustria vuole generalizzato
e non selettivo. «Chi è debole va fuori dal mercato.
Bisogna aiutare - ha osservato D’Alema incassando un inaspettato
applauso - chi ha un brevetto forte e vincente e non ha risorse
per farlo fruttare. E non chi è in difficoltà. Dobbiamo
sostenere le imprese che sono al fronte e non tutte le imprese lo
sono. Chi non ce la fa a competere chiude».
Il presidente
di Confindustria, Luca Cordero di Montezemolo,
nel suo intervento rimarcando la linea di Matteo Colaninno,
ha frenato sulla proposta presentata venerdì dal ministro
dell’Economia, Tommaso Padoa-Schioppa, di
una riduzione selettiva del cuneo.«La riduzione del cuneo
contributivo non deve essere selettiva ma deve andare a vantaggio
di tutte le imprese» ha ribadito Montezemolo invitando ancora
il governo sulla necessità di una politica economica orientata
al risanamento e all'equilibrio della finanza pubblica. «Il
tempo delle promesse è finito, è il momento delle
scelte, abbiamo bisogno di coraggio, di decisione chiare e forse
anche impopolari. La manovra correttiva appare ormai scontata. La
ripresa c'è non perdiamo l'occasione» ha detto il presidente
di Confindustria. «C'è l'esigenza, per sindacati e
imprese, di convergere su una linea rigorosa di risanamento e sviluppo»
ha aggiunto alla vigilia degli incontri del governo con le parti
sociali per quel confronto che dovrà consentire di mettere
mano in modo concertato ai conti pubblici.
10 giugno
2006
|