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Nuovi rapporti di
"grande amicizia" tra Roma e Tripoli sottolineati dal presidente del
Consiglio Silvio Berlusconi e dal leader libico Muhammar Gheddafi nei
colloqui avuti a Tripoli e nei discorsi fatti successivamente in occasione
della inaugurazione del nuovo gasdotto che da Mellitah giunge fino a Gela in
Sicilia.
Gheddafi ha inoltre deciso che gli italiani espulsi dalla Libia nel 1970
potranno ritornarci e visitare i luoghi dove sono nati e cresciuti. La
decisione à stata comunicata dal leader libico al presidente del Consiglio,Berlusconi
che aveva espresso a Gheddafi il desiderio di molti italiani, oggi ultra
ottantenni, espulsi da Tripoli più di trent'anni fa, di poter rivedere il
Paese nordafricano e in particolare i luoghi della loro gioventù. La
richiesta è stata accolta da Gheddafi nel segno dei "nuovi rapporti di
amicizia tra i due Paesi".
Il "7 ottobre" era considerato in Libia la "giornata della vendetta".
Era il 7 ottobre 1970 quando il
colonnello Gheddafi cacciò dalla Libia 20 mila italiani,
arrivati con la guerra coloniale. Il 7 ottobre venne proclamato festa
nazionale, in ricordo della cacciata degli italiani. Una data che venne
battezzata "Giorno della vendetta". Ora
diventerà il giorno dell'amicizia tra Italia e Libia.
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