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Si è concluso a Firenze il lavoro
di ripulitura eseguito sul capolavoro di Michelangelo,
la
gigantesca statua del David .
L'opera di
grandissima potenza espressiva, che manifesta apertamente la tensione
psicologica unita alla forza fisica e morale dell'eroe biblico.
L'opera tornata all'originario splendore e che sarà
di nuovo in mostra da domani, ha richiesto un intervento lungo e
delicato. .
Michelangelo portò a termine il
capolavoro superando gli
ostacoli di lavorazione procurati dal monoblocco di marmo già intaccato
da precedenti vani tentativi di altri scultori. L'opera divenne il
simbolo della città: nel David, infatti,si vedevano incarnate le virtù,la
forza e l'ira,accomunate alla dignità e alla grandezza della Firenze
repubblicana. L'opera terminata da Michelangelo
nel 1504 è collocata in piazza della Signoria, davanti a Palazzo
Vecchio. Lì rimase per oltre tre secoli e mezzo, fino al 1873, quando
una commissione formata per le celebrazioni del 400esimo anniversario
della nascita di Michelangelo decise di preservare la statua
trasferendola all'interno dell'Accademia di Belle Arti.
Dopo 500 anni il David è stato
sottoposto a
check-up durato 197 giorni, svolto soprattutto di notte e che è iniziato a
Firenze, alla Galleria dell'Accademia. L'opera è stata sottoposta ad una serie di indagini, con quindici tipi diversi di analisi.
Un restauro che ha avuto come scopo prioritario quello conservativo,
ragione per cui è stato deciso anche un programma di monitoraggio e
manutenzione che prevede otto interventi di controllo e spolveratura
ogni anno.
Il lavoro di pulitura e vera e propria è stato eseguito dal settembre
del 2003 dalla restauratrice Cinzia Parnigoni, sotto la guida di Franca
Falletti, direttrice della Galleria dell'Accademia, con il supporto
dell'Opificio delle Pietre Dure, diretto da Cristina Acidini.
L'applicazione di impacchi di acqua distillata supportata da polpa di
cellulosa e sepiolite, applicati dopo l'interposizione di un foglio di
carta giapponese, ha consentito si rimuovere lo sporco e la presenza di
gesso sulla superfice marmorea.
La storia del capolavoro è segnata
da numerose disavventure. Il primo danneggiamento gli fu inferto da un
fulmine, che colpì il basamento nel 1512. Nel 1527 andò in pezzi il
braccio sinistro, in occasione dei sollevamenti popolari antimedicei a
Firenze. Tra il 1808 e il 1815 al David fu dato l'encausto, una
patinatura a base di cera calda in grado di proteggerlo dagli agenti
atmosferici. Nella stessa occasione e per mano dello stesso
restauratore, Stefano Ricci, fu rifatto il dito medio della mano destra.
Il 500esimo compleanno del David
sarà festeggiato dalla città di Firenze il prossimo 8 settembre,
ricorrenza del giorno in cui nel 1504 la scultura venne esposta ai
fiorentini in piazza della Signoria. L'evento sarà aperto con una
solenne cerimonia che aprirà le celebrazioni del cinquecentenario |
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Marmo, h.cm
420. L'opera, eseguita nel 1501-1504, prima commissione civica per il
giovane Michelangelo, era destinata ad essere posta davanti a Palazzo
della Signoria e diventare il simbolo della repubblica fiorentina |