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Antonioni ha presentato a Cannes il documentario sul Mosé di Michelangelo

Antonioni ha presentato in anteprima mondiale al Festival di Cannes   il documentario “lo sguardo di Michelangelo”   realizzato sul  Mosè il monumento funebre a Papa Giulio II, che nasce dal genio creativo del grande scultore e al cui restauro sono occorsi 5 anni. Il capolavoro michelangiolesco è stato restaurato e  presentato al pubblico, in concomitanza del quinto centenario del pontefice.

La proiezione di  “lo sguardo di Michelangelo ha rappresentato una autentica lezione di grande cinema." Il documentario è  un'occasione per riflettere sulle risorse del nostro Paese - ebbe a dichiarare il Sovrintendente Roberto di Paola -. Far leggere queste cose con gli occhi di un grande regista vuol dire farle capire a tante persone" La monumentale scultura del  Mosè fu realizzata da  Michelangelo in 10 anni, nel 1515 , e collocata alla base del Mausoleo di Giulio II. Sia il restauro dell'opera che la produzione del documentario di Antonioni, sono stati  sponsorizzati  da  Lottomatica, in collaborazione con il Ministero  per i Beni e le attività culturali.  

 Numero zero di una serie di documentari che saranno realizzati dai grandi  maestri del cinema italiano e prodotti dal Luce, «Lo sguardo di Michelangelo» potrebbe arrivare in sala insieme con uno dei classici del cineasta ed è già stato richiesto da Raisat.
Antonioni ha girato il suo ultimo film tre anni fa, il film ancora inedito, «Il filo pericoloso delle cose», parte della trilogia «Eros» firmata anche da Wong Kar-Wai e da Soderbergh.  Il tema centrale è l'erotismo, raffinato in Kar-Wai, leggero e divertente in Soderbergh, misterioso in Michelangelo».