 
        Anna magnani e Roberto Rossellini  | 
        Il 26 settembre del 
        1973, Anna Magnani fu salutata il piazza della Minerva da 
        migliaia di romani e non solo, che la applaudirono a lungo. Anna 
        Magnani è stata una delle più grandi attrici del cinema italiano, 
        che ha legato il suo volto e il suo temperamento alla clamorosa 
        affermazione del cinema italiano sul piano internazionale.                     
        
         "Con la Magnani", afferma Lizzani 
        in una intervista a Patrizia Carraro su Sette "Dopo la Magnani il 
        diluvio", :  -"è scomparso quel cinema. Oggi abbiamo qualche buon film, 
        allora c'era una macchina industriale che marciava a tutto spiano e 
        degli autori come Rossellini, Visconti e de Sica, degli sceneggiatori 
        come Zavattini e Amidei, che per tutta la loro vita professionale hanno 
        lavorato ad altissimi livelli. E' cambiato il cinema ed è cambiato il 
        paese".  
        Anna Magnani nata nel 
        1908,frequentò giovanissima  l'Accademia di Arte drammatica diretta 
        da Silvio d'Amico.    | 
       
      
        
        
          
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            Luchino Visconti e Anna 
            Magnani sul set del film Bellissima  | 
            Il suo debutto 
            nel cinema avvenne nel 1934 con il film "La cieca di Sorrento" di 
            Nunzio Malasomma che le affidò una piccola parte. Intanto 
            comincia ad  affermarsi nel teatro di rivista. Nel 1941 De 
            Sica le affida un ruolo di protagonista in Teresa Venerdì, e con 
            questo film,  nel ruolo della cabarettista,Anna Magnani 
            inizia una strepitosa carriera, che la porterà ad essere una 
            grande protagonista  del nostro cinema. 
            Quando Visconti le offrì il ruolo di protagonista in 
            "Ossessione" , ma dové  rifiutare a causa d’una gravidanza. Farà 
            invece “Roma città aperta” (1945) di Roberto Rossellini. Il 
            suo ruolo "la sora Pina", popolana orgogliosa e sanguigna,è 
            interpretato con memorabile slancio e passione.   
            Il suo urlo finale,testimonianza d’un popolo che 
            resiste, fino al sacrificio supremo, la consegna alla Storia, e non 
            solo a quella del cinema. 
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            Pier paolo Pasolini e 
            Anna Magnani sul set del film Mamma Roma  | 
           
          
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            Anna magnani e Marlon 
            Brando sul set del film "Pelle di serpente"  | 
             Pasolini 
            scrisse:  “Quasi emblema, in noi l’urlo della Magnani/sotto 
            le ciocche disordinatamente assolute,/ rinnova nelle disperate 
            panoramiche,/e nelle occhiate vive e mute/ si addensa il senso della 
            tragedia. E’ lì che si dissolve e mutila/ il presente, e assorda il 
            canto degli aedi”. 
             Visconti tornerà dopo 
            alcuni anni, nel 1951, con "Bellissima" ove la MagnaniDovrà 
            aspettare anni, la Magnani, interpreta una madre  che sogna per 
            la sua bambina fama e celebrità.  
            Nel 1955 vince un meritato Oscar con “La rosa tatuata”.  
            in pellicole drammatiche come “Nella città l’inferno”,1959, di 
            Castellani,  o brillanti come “Risate di gioia” con Totò, 
            1960, regia di  Monicelli. 
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            Anna magnani e Totò  | 
           
          
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            Angelo Rizzoli e Anna 
            Magnani sul set del film "Nella città l'inferno"  | 
            La 
            sua forte personalità ha modo di risaltare ancora in “Mamma Roma” 
            (1962) di Pasolini, commosso omaggio ai valori del 
            sottoproletariato già presago della loro imminente scomparsa, in cui 
            ella è una prostituta d’età che per amore del figlio vuole 
            redimersi: finirà per piangere disperatamente sul suo cadavere, 
            maledicendo un mondo che più non capisce. 
            ll commiato della Magnani dal 
            cinema, bellissimo, è affidato ai pochi secondi nei quali compare in 
            “Roma” (1972) di Fellini: la macchina da presa la segue sino 
            al portone di casa sua, il regista vorrebbe interrogarla, ma lei non 
            si fida. Il portone si richiude, su un’epoca.   | 
            
             
            
              
            Anna Magnani con il 
            commediografo Tennessee Williams  | 
           
          
            
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            Da 'Roma', 
            di Federico Fellini (1972) 
            
            Sul portone di casa (Anna Magnani sta rientrando) 
            Voce di Fellini (fuori campo): "Questa signora che rientra a casa 
            costeggiando il muro dell'antico palazzetto patrizio, è un'attrice: 
            Anna Magnani, che potrebbe essere anche un po' il simbolo della 
            città".  
            Anna Magnani: "Chi so' io???"  
            Voce di Fellini: "Una Roma vista come lupa e vestale, 
            aristocratica..."  
            Magnani: "De che???"  
            Voce di Fellini: "...e stracciona, tetra, buffonesca... Potrei 
            continuare fino a domattina".  
            Magnani: "A Federi', va' a dormi', va'".  
            Voce di Fellini: "Posso farti una domanda?".  
            Magnani: "No. Nun me fido. Ciao. Buonanotte!".  
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