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| A Pompei riprodotto il vino che bevevano gli antichi abitanti della città oltre 2000 anni fa. Del prezioso vino rosso e forte 6 bottiglie sono state donate al Presidente Ciampi.1721 le bottiglie che saranno messe all'asta anche su internet,per finanziare i restauri dell'antica città. | 
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| Certo 
    sono trascorsi quasi duemila anni,e i processi di vinificazione non sono più 
    quelli dell'epoca romana, ma il risultato è eccellente. Il vino,rosso e 
    forte è stato denominato "Villa dei misteri". Il vino la cui gradazione è di 
    13,5, è stato realizzato con vitigni del Piedirosso all'85% e al 15% con 
    vitigni Sciascinoso,noto anche con il nome di Olivella.Erano questi i due 
    vitigni che gli abitanti dell'antica Pompei coltivavano su quei terreni di 
    natura vulcanica. Il tono estremamente forte e robusto, per avvicinarlo ai 
    nostri gusti, c'è chi lo ha  ammorbidito con acqua. Questa preziosa 
    iniziativa è stata realizzata con la collaborazione fra la Sovrintendenza di 
    Pompei e l'azienda vinicola Mastrobernardino. Il risultato di questo 
    esperimento,spiega il sovrintendente Pietro Giovanni Guzzo " coniuga 
    studio,conservazione e valorizzazione di un sito archeologico con corrette 
    esigenze imprenditoriali".  Le prime sei bottiglie del vino "Villa dei 
    Misteri" sono state donate al Presidente della Repubblica. Le altre 
    bottiglie saranno messe all'asta in una serata di gala il 29 aprile,nella 
    sede di sommelier italiani,all'Hotel Hilton di Roma.La vendita proseguirà su 
    internet. Parte dell'incasso sarà destinato al restauro della cella vinaria 
    del Foro Boario,che è adiacente ai luoghi ove è stata ricreata la struttura 
    degli antichi vigneti dal laboratorio di "ricerche apllicate" della 
    Sovrintendenza,diretto da Anna Maria Ciarallo. Il professore Piero Mastrobernardino commenta: " Siamo dinanzi al parziale compimento di un progetto nato nel 1966. Il 2001 è stato l'anno della prima autentica vendemmia,quella che ha dato origine al "Villa dei misteri". Ma intendiamo proseguire su questa strada per tutelare e valorizzare il patrimonio di una viticultura che conta ormai 2000 anni." Gli esperti danno al risultato dell'esperimento un giudizio positivo. Il profumo lo descrivono: "complesso,ampio,intenso,persistente,con note speziali" , e il sapore "avvolgente,equilibrato,di notevole tessitura e spessore".  | 
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