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              Giulio Tremonti,vice presidente del Consiglio, 
              nel suo intervento al Meeting di Cl ha commentato duramente la proposta 
              dell'ex commissario europeo Mario Monti, di creare 
              "il grande centro". "I tecnocrati che hanno fallito 
              in Europa falliranno anche in Italia." ha detto Tremonti "A 
              casa tutti. Mario Monti abbia la coerenza e la logica di ammetterlo 
              e di tacere. A qualsiasi titolo e in qualsiasi contesto". "Chi 
              vuole occuparsi di politica - ha proseguito Tremonti - deve sapere 
              che il voto è l'unico marcatore e sull'Europa il voto c'è 
              già stato. A casa tutti - ha detto Tremonti -, in Italia 
              ci può essere solo un meccanismo europeo e le leggi elettorali 
              possono cambiare, ma in Europa c'è il sistema bipolare, con 
              socialisti e popolari". Secondo l'ex ministro delle Finanze 
              "formule alternative miste, domestiche, inventate solo secondo 
              strumentalità a fini di carriere personali non hanno senso". 
               
             "Per 
              l'Europa - ha aggiunto Tremonti- "è finita l'età 
              dell'oro, adesso ha davanti a sé l'età del ferro"- 
              "Se continuiamo così manteniamo l'agricoltura perché 
              è protetta, ma perdiamo il manifatturiero, perché 
              facciamo troppe regole e le applichiamo male e solo a noi stessi". 
               
              Tremonti ha quindi sottolineato che "per far fronte a questa 
              prospettiva dobbiamo proteggere la nostra produzione, chiedendo 
              in sede internazionale, come fanno gli Stati Uniti nel Wto l'applicazione 
              generale delle regole e gli standard di qualità dei prodotto". 
              pertanto ha sottolineato Tremonti, "bisogna finanziare percorsi 
              di conversione e attivare un meccanismo di debito pubblico europeo", 
              come era stato già teorizzato dall'ex presidente della Commissione 
              europea De Lors, uomo definito da Tremonti "di 
              una cifra morale, politica superiore ad altri presidente della Commissione". 
              In questa tutela dell'economia europea e per favorire la ripresa 
              economica non può aiutarci Lisbona, accordo che Tremonti 
              ha paragonato a " una aspirina per combattere il cancro". 
               
             22 agosto 
              2005 
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