BAGDAD - Due giovani donne italiane di una organizzazione non 
      governativa sono state rapite in Iraq. Le due ragazze sono 
      Simona Pari e Simonetta Torretta, e hanno entrambe 29 anni. 
      Entrambe erano a Bagdad come volontarie per l'Ong «Un 
      ponte per». Secondo quanto appreso con loro sarebbero anche 
      scomparsi tre colleghi iracheni della stessa organizzazione non 
      governativa. 
      Le due volontarie sono
      
      Simona Torretta, di Roma, e
      
      Simona Pari, di Rimini, entrambe di 29 anni. Intersos, un'altra Ong 
      italiana che opera nella capitale irachena, ha detto che sono stati rapiti 
      anche due collaboratori iracheni. «Siamo stati avvisati da Baghdad, sono 
      state rapite - ha detto a Reuters per telefono una portavoce di "Un Ponte 
      per Baghdad - Non riusciamo più a contattarle».
      
      
      ASSALTO - Le due donne
      sono 
      le uniche italiane a lavorare per l'associazione da Bagdad, insieme 
      a una decina di operatori iracheni.
      
      Torretta, dice la portavoce,
      è da 
      anni in Iraq. Pari da poco più di un anno. Entrambe sono rientrate 
      in Italia in diverse occasioni, ogni volta per un paio di settimane. 
      Testimoni a Bagdad hanno riferito che
      
      uomini armati di fucili d'assalto AK47 hanno fatto irruzione nell'edificio 
      prelevando le due donne e due iracheni, un ingegnere iracheno di 
      «Un ponte per Bagdad» e una operatrice irachena di InterSos. Due giorni 
      fa, 
      due razzi avevano colpito un muro adiacente
      
      all’edificioche ospita l’organizzazione. A posteriori, 
      questo potrebbe essere letto come un segnale sottovalutato.
      
      
      VOLONTARIA - Simona Torretta,
      
      presta la sua opera di volontaria in Iraq «Un Ponte per...» più o meno dal 
      1999, occupandosi dell'organizzaione dei rapporti con le scuole di 
      Baghdad per
      
      ripristinare le strutture scolastiche durante il lungo periodo 
      dell'embargo e per procurare materiale didattico. Subito dopo l'inizio 
      della guerra, l'anno scorso era ripartita per l'Iraq, probabilmente con 
      Simona Pari, per organizzare sempre per conto di «Un ponte per...» gli 
      aiuti alle popolazioni civili. Roberta Secci, dell'Agenzia Italia, che in 
      occasione del Capodanno del 2000 partecipò a una visita di voontari 
      italiani nelle scuole di Bagdad, ha descritto la Torretta come «una 
      profonda conoscitrice della popolazione irachena», che costituiva 
      per lei il principale motivo della sua attività di volontaria di Iraq.