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             Il 
              giorno delle primarie dell'Unione è stato caratterizzato 
              da una grande affluenza in tutta Italia, da Trento a Catania, per 
              scegliere il leader dell'Unione tra i sette candidati. In alcune 
              regioni come Emilia e Toscana le schede finiscono ancor prima di 
              mezzogiorno, e così in molti seggi a Milano, Roma, Catania, 
              Genova dove, tra l'altro, le attese per votare raggiungono ampiamente 
              l'ora. Alle 13, i votanti hanno già raggiunto 1.280.682. 
              Alle 19 il dato di affluenza alle urne è di 2.661.349 votanti. 
              Gli organizzatori sono entusiasti, i cittadini che hanno votato 
              potrebbero superare i tre milioni.  
              Romano Prodi,che ha votato a Bologna, ha così 
              commentato il successo del voto: «Una bella prova di democrazia 
              e di risposta alla legge elettorale. Di risposta a questi giorni 
              di tristezza» - «In Emilia Romagna sono finite le schede 
              e faremo le fotocopie». 
            Piero 
              Fassino ha votato a Torino: «Sin da queste prime 
              ore possiamo dire che sarà un grande successo. In tutti i 
              seggi c'è una partecipazione altissima. Si può già 
              dire che la scelta delle Primarie è stata lungimirante, coraggiosa 
              e giusta, e gli elettori la stanno premiando partecipando in massa». 
            Entusiasta 
              anche Fausto Bertinotti. Per il segretario del 
              Prc il risultato "è stato straordinario ed ha dimostrato 
              che i destini dell'Unione e del suo popolo sono indistinguibili"- 
              e sottolinea "La forza dell'Unione sta nella democrazia e nella 
              partecipazione, e il risultato di oggi contraddice chi pensava che 
              le sfide e i contrasti nuocciono alla coalizione. Queste sono stupidaggini". 
               
            Soddisfatto 
              anche Antonio Di Pietro, che ha votato al seggio 
              dell'Ambra Jovinelli, a Roma: "Oggi ha vinto il popolo dell'Unione 
              e a questo punto le percentuali dei singoli candidati non hanno 
              più valore rispetto ad una volontà dei cittadini italiani 
              di prendersi la parola". Di Pietro manda quindi "l'ultimo 
              avvertimento a Berlusconi": "sono gli italiani che oggi 
              non ne possono più del suo governo e delle leggi ad hoc". 
                
             Il sindaco 
              di Roma Walter Veltroni ha votato a piazza Fiume: 
              "Tutto il Paese deve essere orgoglioso", dice mentre è 
              in fila in attesa di votare. "E' un ottimo segno, non solo 
              per il centrosinistra, ma per tutto il paese se c'è tanta 
              partecipazione alla vita democratica".  
            17 ottobre 
              2005 
              
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