L'amministratore 
            delegato della Fiat
             GIUSEPPE MORCHIO
             
            
            «Abbiamo lavorato duramente in questi 15 mesi e fin dai primi 
            giorni mi ha colpito il suo profondo amore per la Fiat, il senso del 
            dovere, della responsabilità e lo spirito di servizio. Mi mancherà 
            moltissimo». 
            
            Il Presidente del Consiglio 
            SILVIO BERLUSCONI
            
            "Sono 
            profondamente addolorato per la perdita di un caro amico. Proprio 
            nel momento  in cui stava realizzando un sogno di 
            imprenditorialita, Umberto è stato colpito da un male aggressivo e 
            incurabile, dopo aver già tanto sofferto per la morte del figlio".
            
            
            
            Il presidente del 
            Senato MARCELLO 
            PERA
 «Umberto Agnelli è scomparso mentre, grazie ai suoi sforzi tenaci e 
            generosi, la Fiat esce dalle difficoltà». «La gratitudine che 
            l'Italia gli deve - continua Pera - è un solido conforto per il 
            dolore della signora Allegra e di tutta la famiglia, già duramente 
            provatà».
            
            Il Presidente della 
            Camera PIER FERDINANDO CASINI  «E’ stato un uomo che ha 
            avuto uno straordinario senso del dovere, della discrezione e un 
            grande amore per Torino e per la Fiat e noi lo ricordiamo per questa 
            lezione di semplicità che ha lasciato e di amore per la propria 
            città e la propria azienda».
            
            Il ministro 
            dell'economia GIULIO TREMONTI
            «Tanti incontri normali, poi, quattro anni fa, due giorni ad un 
            bilderberg meating in Belgio: grande, vissuta conoscenza della vita; 
            da parte mia tante cose da ascoltare e imparare». 
            
            GIULIO ANDREOTTI, 
            senatore a vita 
            «Ricordo 
            la legislatura a Roma come senatore.Fu esemplare, si 
            occupò moltissimo di problemi generali e anche di quelli di Roma, e 
            fece una propaganda elettorale discreta, organizzata molto bene da 
            Luca Cordero di Montezemolo. Ebbe contatti con tutte le categorie 
            sociali. Ma non si affezionò alla vita parlamentare in modo da 
            continuare».
             
            
            TURI VASILE, presidente della 
            FONDAZIONE ITALIA
            
            La morte di Umberto Agnelli, uomo 
            di esemplare riserbo suscita in noi una profonda sincera solidarietà 
            nel dolore. Con la sua scomparsa l'Italia perde il rappresentante 
            principale della sua capacità imprenditoriale fondata sulla 
            creatività del lavoro.
            
             Il  segratario generale 
            Cisl SAVINO PEZZOTTA
            
            
            «Una grave perdita per il Paesee 
            un grave lutto per il sistema industriale ed economico italiano. E' 
            stato un esponente di primo piano del mondo 
            industriale, e non solo, soprattutto impegnato per l'innovazione, 
            nell'industria e nella finanza italiana. Lo ricordiamo protagonista 
            di una volontá di rilanciare la Fiat quando erano in tanti a non 
            sperare più. 
            
             Il segretario 
            generale della Uil
             LUIGI ANGELETTI,
            «È un momento di grande tristezza. E' la fine di un' epoca. Alla 
            famiglia Agnelli va il nostro cordoglio sincero. La speranza è che 
            l'azionariato rimanga saldamente convinto di mantenere la missione 
            industriale della Fiat»
 
            Il segretario generale della Cgil 
            GUGLIELMO EPIFANI
             "Voglio esprimere il cordoglio mio 
            personale e della Cgil per la scomparsa di Umberto Agnelli,  un 
            imprenditore importante nella storia del paese e di fronte agli 
            ultimi anni di crisi della Fiat ha avuto la forza e il coraggio, 
            invertendo scelte sbagliate fatte in passato, di concentrare risorse 
            e investimenti verso il futuro della Fiat".
            
             Il presidente Regione 
            Piemonte ENZO GHIGO,
            «Il 
            tempo non è stato generoso con lui. Lo ha frettolosamente 
            portato via dopo che aveva avviato la riscossa della Fiat».
            
            Il  sindaco di 
            Torino SERGIO 
            CHIAMPARINO, 
            
            «Ha saputo compiere scelte decisive in un momento difficile 
            dell'azienda e questo rappresenta, forse, il fiore all'occhiello 
            della sua attività imprenditoriale».