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              "Quant'è lungo il viale del tramonto". titola oggi 
              a tutta pagina il Foglio, con riferimento ai fatti politici di ieri. 
              Sullo stesso tono anche l'editoriale di Giuliano Ferrara: 
              "Quando il 'non mollare' è autolesionismo", che 
              rivolgendosi al premier chiede:"Perché non molla?". 
              - "Tutto quello che poteva fare, Berlusconi l'ha fatto. Compiuta 
              la missione anomala del privato in politica, è ora di cambiare 
              registro. Muovere la scena, sorprendere alleati e avversari. Non 
              è una fuga, ma la cura".  
            E dei 
              paradossi italiani scrive Oscar Giannino, sul Messaggero: 
              "a chiedere il ritorno di Tremonti per tagliare la testa a 
              Fazio siano gli stessi esponenti di governo, in primis Fini, che 
              14 mesi fa tagliarono la testa a lui per difendere lo stesso Fazio. 
              Pensate solo a cosa sarebbe stato se il centrodestra avesse allora 
              sposato la causa di centinaia di migliaia di risparmiatori traditi 
              dai bond argentini, Cirio e Parmalat. Berlusconi oggi sarebbe fortissimo. 
              al contrario, è stato il 'tecnico' Siniscalco, insieme ai 
              'poteri forti' che tanto Berlusconi considera avversari, ad avergli 
              imposto un presso pesante, senza più il vantaggio che avrebbe 
              potuto ottenere difendendo i risparmiatori di allora. Un uomo saggio 
              crea più occasioni di quante ne trova. Quando se ne perde 
              una buona al tempo giusto, per rimediare talora si fa peggio ancora". 
             
            23 settembre 
              2005 
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