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              E' morto a Roma Jader Jacobelli, uno dei protagonisti 
              storici della televisione italiana. Il giornalista aveva 87 anni. 
              Nato a Bologna nel 1918, Jacobelli entrò in Rai nel 1945 
              e dal 1946 curò quotidianamente i resoconti serali dei lavori 
              dell'Assemblea Costituente.  
              Jacobelli e' stato il direttore del 'Radiocorriere'. 
              Negli anni '60 inizio' a dirigere la "Tribuna elettorale", 
              divenendo un volto notissimo a milioni di italiani, incarico che 
              ha mantenuto fino al 1986, Con altri personaggi storici della televisione, 
              Ugo Zatterin, Villy De Luca, Luca Di Schiena e Giorgio Vecchietti, 
              Jacobelli si alternò nel ruolo di moderatore dei 
              dibattiti.  
              .Jacobelli 
              ha studiato filosofia con Ugo Spirito. Ha pubblicato 
              negli anni '80, 'Giovanni Pico della Mirandola'' e ''I due della 
              Mirandola, Giovanni e Gian Francesco'' con prefazioni di Eugenio 
              Garin e ''Croce e Gentile: dal sodalizio al dramma'' con 
              prefazione di Norberto Bobbio.  
            La sua 
              voce e' legata anche alle sedute dell'Assemblea Costituente, seguite 
              sin dal primo giorno, 25 giugno del 1946, per la rubrica radio 'Oggi 
              a Montecitorio', che in seguito divenne 'Oggi al Parlamento'.  
            Nel 1986 
              e' stato consulente della Commissione parlamentare e nel 1996, fu 
              nominato garante a guidare l' Unita' di garanzia elettorale della 
              Rai, istituita per far rispettare le regole della 'par condicio' 
              e a coordinare anche la Consulta sulla qualita'.  
            Nel suo 
              ultimo libro, ''Cento no alla tv'' edito da Laterza nel '96,Jacobelli 
              ribadisce un concetto più volte sostenuto: "non e' tanto 
              l'uso che si fa della tv a renderla pericolosa, quanto la sua stessa 
              natura di mezzo troppo potente rinchiuso tra le quattro mura domestiche. 
              Bisogna quindi usarla con parsimonia e equilibrio''.  |