A Roma la 
                conferenza internazionale sul Libano tra il segretario di Stato 
                Usa, Condoleeza Rice, e i rappresentati arabi ed europei .Il premier 
                Prodi:«Un riconoscimento agli sforzi fatti dal nostro governo» 
              D'Alema: 
                «E' stato un vertice importante anche per la qualità 
                di chi vi ha partecipato: gli Usa, il Canada, l'Europa, le istituzioni 
                internazionali e un buon numero di paesi arabi e islamici. Ci 
                siamo riuniti con una rappresentanza ampia del governo del Libano, 
                in un momento così drammatico, innanzitutto per sottolineare 
                la nostra solidarietà». 
               
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               A Roma si è tenuta 
              la conferenza internazionale sul Libano, convocata per trovare una 
              soluzione alla grave crisi mediorientale. Il presidente della Repubblica, 
              Giorgio Napolitano, ha inviato ai partecipanti al vertice un messaggio 
              sottolineando che l'attuale crisi mediorientale è «banco 
              di prova per Europa e Stati Uniti». 
              Il premier Romano Prodi ha aperto la conferenza, sottolineando come 
              questa sia "un'occasione storica per un risolutivo piano di 
              pace". Prodi si è detto favorevole al dispiegamento 
              di una forza multinazionale di pace dell'Onu. Il premier ha detto: 
              «Sono convinto che nei lavori di oggi il nostro pensiero andrà 
              innanzitutto alle popolazioni civili che soffrono per questa fiammata 
              di violenza. Assicurare un adeguato sostegno umanitario alle popolazioni 
              colpite è il nostro primo, immediato dovere». E a questo 
              proposito il ministro degli Esteri italiano, Massimo D'Alema, ha 
              sottolineato l'esigenza di «una sospensione almeno temporanea 
              delle ostilità, ma con l'obiettivo di giungere ad un cessate 
              il fuoco stabile e duraturo».  
              Il segretario generale dell'Onu, Kofi Annan, ha sottolineato l'esigenza 
              di un immediato blocco ai bombardamenti: «Chiedo a Hezbollah 
              di cessare il lancio di missili contro la popolazione civile israeliana 
              e chiedo a Israele di porre fine ai bombardamenti e alle operazioni 
              terrestri», ha detto Annan, precisando che dovrà esservi 
              anche una assunzione di responsabilità economica , da parte 
              della comunità internazionale.  
              Al vertice hanno preso parte parte anche il segretario di Stato 
              statunitense Condoleezza Rice, il primo ministro libanese Fuad Siniora 
              e i ministri degli Esteri e delegati di Canada, Giordania, Egitto, 
              Russia, Francia, Cipro, Arabia Saudita, Gran Bretagna, Spagna, Turchia, 
              Germania e Grecia. Siedono inoltre al tavolo il presente della Banca 
              mondiale Paul Wolfowitz, l'alto rappresentante per la politica estera 
              dell'Ue, Javier Solana, il ministro degli Esteri e presidente di 
              turno dell'Ue, Erkki Tuomioja e il commissario per le relazioni 
              esterne dell'Ue Benita Ferrero Waldner. Come osservatore partecipa 
              anche la Santa Sede.  
            26 luglio 
              2006 
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